lunedì 21 gennaio 2013

Le Iene su Sara Tommasi: l'intervista voyeurista

Ieri sera ho visto il famigerato servizio de Le Iene su Sara Tommasi.
Sabrina Nobile intervista la soubrette che aveva già fatto molto parlare di sé per le sue esibizioni di nudo "stradale" di fronte a delle banche e per problemi con le droghe. 

La "intervista" sul set del film porno che Sara sta per girare.
La parola intervista va decisamente tra virgolette: Sara Tommasi ha uno sguardo disorientato, appare molto poco presente a se stessa, totalmente in balìa della situazione. Ha difficoltà evidenti a mettere insieme una frase di senso compiuto, si spoglia di fronte alle telecamere delle Iene (che ipocritamente le oscurano i genitali, ma non il seno), dice di non voler fare il film ma che deve farlo lo stesso perché serve a far soldi.


La scena poi cambia e il servizio continua mostrandoci Sara Tommasi alcuni mesi dopo, durante la presentazione di un libro autobiografico in cui pare racconti di essere uscita da un periodo critico costellato di sventure, droghe e divertimento.
Un periodo difficile, ma redditizio, in quanto le avrebbe fruttato un milione di euro che - come dice al microfono della Iena - avrebbe poi investito in vari modi (bar, fondi ecc.).
A questo le è servita la laurea alla Bocconi - commenta sarcasticamente Sabrina Nobile. Lei, Sara, appare gonfia (francamente, gonfia di quel gonfiore che spesso si deve ai farmaci) e il suo sguardo mi pare appena  più "orientato" di quello mostrato in precedenza sul set del film porno. 


Conclude dicendo che si sente serena e che, in fondo, tutto è bene quel che finisce bene, dal momento che, grazie a ciò che ha fin ora fatto (serate, programmi e film porno sotto effetto di droghe), è attualmente in grado di invitare a cena chi vuole e pagare perfino il conto e che, per di più, può ormai permettersi di innamorarsi anche di un pezzente e di mantenerlo.

Crudele e deprimente.
Dall'inizio alla fine.

Vorrei evitare di ingrossare la fila degli psicologi della Domenica, ma dirò lo stesso che penso sia evidente a chiunque abbia due nozioni di psicologia - o una dotazione basic di senso comune - quanto Sara Tommasi fosse in uno stato di alterazione psicologica tanto nella prima, quanto nella seconda parte del servizio, quando la si vorrebbe descrivere come finalmente "tornata in sé"- sebbene irrimediabilmente stupida - mentre le si ride dietro per la pochezza  ostentata.

Quale vuole essere l'obiettivo: mettere alla berlina l'ennesima sgallettata  self-made-girl?
Non riesco a vederci altro che una strumentalizzazione del disagio psichico, foss'anche legato - sia nella prima che nella seconda parte del servizio - al 'solo' uso di droghe (quand'anche fosse così, si tratterebbe sempre e comunque di uno stato di disagio e di un'alterazione del proprio equilibrio non indifferente).

Sul Blog DIS.AMB.IGUANDO, Giovanna Cosenza ha commentato con queste parole un altro servizio de Le Iene dal contenuto molto simile,"Persone Perfette":
"A cosa serve un servizio come questo? A fare audience, prendendosi gioco, per l’ennesima volta, della miseria psicologica e sociale, prendendosi gioco delle donne. E mostrando – soprattutto – un bel po’ di tette e culi" 
(Cliccate qui per saperne di più, leggendo l'articolo per intero):

Sfruttare l'incapacità temporanea - o cronica - di essere presenti a se stessi, mi sembra una modo ancora più bieco di strumentalizzare la miseria umana, travestiti da nuovi moralizzatori in nome dell'audience.

Voyeurismo cieco che stavolta ostenta non solo il corpo, ma anche la fragilità psichica.

Mi piacerebbe sapere cosa ne pensate.






8 commenti:

  1. Sono del tutto d'accordo con te. Questo post, se avessi visto il servizio (per scelta vedo poca TV: mi viene la nausea a guardarla, fossero pure le Iene), lo avrei scritto così parola per parola.

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  2. Non sono del tutto d'accordo con te. Sicuramente è sbagliato prendersi gioco di persone "assenti" a livello psicologico e strumentalizzare questa "miseria umana", come la chiami tu.
    Ma la signorina Sara Tommasi, ormai grande e vaccinata, avrà dato un consenso per la trasmissione di questo servizio. Ognuno si prende le proprie responsabilità. E a lei non importa nulla che noi la vediamo in questo stato...l'importante è che noi la vediamo...l'importante per lei è che se ne parli. E' lei che vuole questo....non noi, ne tantomeno le Iene.
    Nessuno ti obbliga a fare nulla...nemmeno sotto effetto di droghe (sei tu che decidi di drogarti)... Non scherziamo...non è una bambina e sa perfettamente quello che fa. E' lei che strumentalizza se stessa.

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    1. Penso però che ci siano "strumentalizzazioni" meno libere di altre. Se si è in uno stato alterato di coscienza (ma si risulta ufficialmente capaci di intendere e di volere, dal punto di vista giuridico)si può certamente prestare il proprio consenso a qualunque cosa, ma questo consenso è uguale a quello di chi lucidamente e "serenamente" sceglie per sè?
      In realtà però la mia intenzione non era quella di fare una specie di "apologia" di Sara Tommasi.
      Mi ha colpito più che altro la spettacolarizzazione di questo stato psicologico da parte delle Iene. Lo scoop era quello, non il fatto che Sara Tommasi facesse il porno o che si spogliasse.
      Il servizio induce a schierarsi: da una parte i "pro" impietositi della poverina, dalla vittima assoluta.. e dall'altro i "contro" inferociti contro la "puttana" che si merita questo ed altro, perché tanto è artefice del suo destino.
      Io voglio stare fuori da questo bivio, non mi piace il percorso che mi ci mette di fronte, ossia questo modo di fare televisione.

      P.S. Mi piacerebbe che ti firmassi..anche con un nickname, se preferisci. Ciao!

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    2. Si, il bello della comunicazione libera è il fatto di potersi confrontare. Ovviamente, il mio commento non era un attacco al tuo...ma semplicemente l'idea che mi sono fatta riguardo questo argomento. Non credo che lei sia la puttana che meriti questo e altro...credo, e sarò ripetitiva in questo, che lei abbia dato il consenso prima della trasmissione dell'intervista...le Iene avranno sbagliato a riprenderla in quello stato..ma lei ha comunque acconsentito...
      Diciamo che io mi schiero a difesa delle Iene...dopo tutto fanno il loro lavoro...sono Iene!! Se si decide di essere un personaggio pubblico, bisogna prendere i pro e i contro che questo comporta...Cmq si , mi firmo.
      E.D.B.

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    3. Ciao E.D.B., Io vorrei appunto che questo fosse uno spazio di confronto libero, anche di opinioni contrastanti. Spero di averti ancora nel Mafraj, quindi. A presto!

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  3. Ciao, personalmente, il caso di questa showgirl mi ha molto rattristata e non trovo giusto che una trasmissione nota come le Iene abbia bisogno di sfruttare una situazione drammatica, come quella in cui si è venuta a trovata questa donna, per aumentare l'audience. Credo che il confine tra il fare notizia e il rispetto psico-emotivo dell'intervistato/a dovrebbe essere rivisto da parte di MOLTI giornalisti.

    Antonia

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    1. Ciao Antonia, grazie per aver commentato. A presto, nel Mafraj!

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