domenica 22 aprile 2012

No Latte, No parti. Elogio della colazione.

1980 e spiccioli. Prima ora di una mattina scolastica qualunque:
“Maestra, puoi portarmi a casa, per favore? Mia mamma ha dimenticato di darmi il latte. È facile: abito due strade sopra Benedetto Mineo”.

Proprio così, io all’asilo mi sentivo in esilio.

Per ironia della sorte il mio poi si chiamava “Voglio asilo” e io che invece proprio non ne volevo di asilo, chiedevo di essere rimpatriata utilizzando con astuzia quello che mi sembrava allora, e in fondo anche ora, un argomento inattaccabile.

Semplice: senza latte non si parte. 
O perlomeno, si parte male. Tanto male da rendere necessaria una bella marcia indietro. Con tanto di richiesta d’accompagnamento e opportune indicazioni stradali. 

All’epoca non abitavo a Ballarò, ma a “Baarìa” ed anche allora, come adesso, mi orientavo soprattutto grazie alla toponomastica dei negozi.
“Benedetto Mineo” era, per esempio, un inconsapevole precursore dei vari “tuttouneuro”, “CasaIdea” e“CasaViva”, noto ai Baarioti come rivenditore di “plastica di buona qualità”.

Io ai tempi del Non-Voglio asilo



Il latte in questione – niente affatto dimenticato dalla mamma, prima ispiratrice di questo elogio della colazione – non era quello “in tetra pak”, ma quello munto e consegnato dal signor Campagna, personaggio tutt’ora apparentemente immune al passaggio del tempo, che ogni sera arrivava sulla sua ape a consegnare la bottiglia per l’indomani.

Il mio intestino invece il passaggio del tempo lo ha avvertito eccome. Già da un bel pòquel latte non lo digerisco più e la bottiglia “Campagnola” è stata sostituita da uno sconfortante, quanto per me insostituibile, scatolino con su scritto “Latte ad alta digeribilità = ridotto contenuto di lattosio”.

Quello che non è cambiato è la colazione come “Must”.


Io senza, non partivo e non parto tutt'ora.

Ometterla sarebbe come partire col rosso fisso.
E per “colazione-must” non intendo una “colazione purchèssia”. 
Non fanno per me le “brevi soste da autogrill” lungo la corsia di marcia tra la doccia e l'armadio a soqquadro in cerca di un paio di calzini gemelli e di una maglia che non stia sulla gonna come un pugno sull'occhio.
La colazione per me è uno spazio per darsi tempo, regalarsi lentezza e, soprattutto, per darsi la precedenza.
Ergo, durata minima: mezz'ora, anche al prezzo di un pò di sonno.

Ah! dimenticavo: il latte deve essere caldo,  altrimenti non mi conforta.
Con caffè e biscotti ai cereali e cioccolato.

Non sono certo un'esperta di sana alimentazione, ma ho l'impressione che la mia colazione a base di latticini e carboidrati sia un bel pò lontana dall'ideale, in termini nutrizionali.

Frugo sul Web e apprendo un pò di cose che riesumano e riaccreditano vecchi “post-it” sulla sana alimentazione rimasti in memoria quasi per caso, ascoltando qua e là amici salutisti e salutofili:
  • Il latte vaccino a cui tanto siamo affezionati, ahimè non è innocuo quanto suggerirebbe il suo candore, né pare essere l'unico e insostituibile fornitore di calcio così come viene sponsorizzato.
    Al contrario l'eccessivo consumo di latte di mucca pare essere associato a tutta una serie di piccole e grandi scocciature, quali: carenze di ferro e diabete (se usato molto precocemente nell'infanzia), sviluppo di intolleranza al lattosio (ahi!), allergie, possibili aggravamenti dell'asma, acne e stitichezza.

  • Nota dolente, ahimè: fare una colazione a base di caffellatte, magari con aggiunta di zucchero bianco/raffinato e di biscotti o cornetti e brioche varie (tipica colazione italiana) vuol dire assumere carboidrati semplici che l'organismo può trasformare immediatamente in zuccheri, il che da una parte fornisce immediatamente l'energia di cui si sente grande bisogno dopo il digiuno notturno, ma dall'altra ci porta su una giostra che rischia di chiudere troppo presto i battenti rispetto alle nostre necessità.

    L'aumento veloce dei livelli glicemici nel sangue innesca infatti l'altalena glicemica. Il nostro organismo necessita di un buon livello di zucchero, cioè di glicemia, per funzionare, ma oltre una certa soglia il pancreas si allarma esageratamente ed attiva l'insulina, una sorta di pompiere che ha il compito di spegnere l'incendio glicemico quando le fiamme sono troppo alte. Poco male allora, diremmo.

    Peccato che però l'eccesso di zucchero nel sangue (= glicemia alta) provochi anche un eccesso di secrezione di insulina e che questo determini la trasformazione dello zucchero superfluo in grasso e via con colesterolo, trigliceridi e compagnia cantante. 
    Per altro l'allarme e lo spegnimento incendio portano alla fine di tutto non al ripristino della normalità (e cioè del livello funzionale di glicemia), ma all'ipoglicemia. Quando si è in ipoglicemia, si attivano per giunta, gli ormoni dello stress. Ahi!
    Risultato? Maggiore nervosismo, aumento dell'aggressività, difficoltà nel concentrarsi e nel memorizzare, un cervello molto vicino al “giro a vuoto” perché di nuovo a corto del livello necessario di carburante (glicemia), un buco nello stomaco e, contemporaneamente, una grande voglia di “spizzuliare” qualche altra cosa.

    Che cosa? Cioccolato, caffè zuccherato, brioche, biscotti, bevande zuccherate ecc. 
    Cose che ci faranno passare immediatamente fame e senso di debolezza, ma che contemporaneamente innescheranno un'altra altalena glicemica e nel tempo, maggiori rischi di diabete e malattie cardiovascolari oltre che una specie di dipendenza da questo tipo di alimenti cioè gli zuccheri semplici.

    Comincio ad averne abbastanza di questa parte destruens, ora necessita una pars costruens, quindi vado a caccia di un paio di... 

    Appunti per una colazione sostenibile

    La colazione italiana classica (in primis quella di Louise, sia in versione junior che senior, purtroppo) è spesso sbilanciata a favore dei carboidrati semplici, molto meglio sarebbe introdurre anche altri elementi e nutrienti essenziali:

    - fornire liquidi;

    - aggiungere anche solo un frutto, perchè rende il pasto più completo in vitamine e minerali. Parola di Therese O'Sullivan che ha condotto uno studio sugli adolescenti in Inghilterra. Se la colazione è più varia, è più sana;

    - scegliere ingredienti e alimenti che aiutino a mantenere un livello ottimale di zuccheri nel sangue (né troppo, né troppo poco). Quindi zuccheri complessi che l'organismo trasformi più lentamente, riuscendo ad arrivare fino a pranzo senza troppe altalene glicemiche;

    - evitare gli zuccheri raffinati come lo zucchero bianco che è ottenuto con procedimenti chimici di purificazione (meglio sostituirlo con lo zucchero di canna grezzo). 
    Gli zuccheri semplici non raffinati, come quelli contenuti nella frutta zuccherina si accompagnano ad una miriade di antiossidanti e fibre solubili che ne rallentano l'assorbimento a livello intestinale evitando il picco glicemico. 

    Mi viene in mente il Prof. Berrino, piccolo grande studioso di alimentazione e prevenzione dei tumori. 
    Per la colazione lui consiglia: 

    -  pane integrale tostato (perchè tostando il pane pare si abbassi l'indice glicemico) e marmellata senza zucchero aggiunto

    - semi oleaginosi come le noci e le mandorle che danno energia e sono ricche di vitamina E e acidi grassi polinsaturi. 
    La prima è un potente antiossidante. I secondi con il loro effetto fluidificante contrastano l'ipercolesterolemia e proteggono dalle malattie cardiovascolari. E poi nella frutta secca c'è il magnesio, minerale che aiuta a stabilizzare l'uomore e anormalizzare la pressione sanguigna! 

    Ah dimenticavo: a colazione va bene anche la crema di mandorle, purché non ci sia dentro lo zucchero raffinato!

    Raccomandati anche:
    cereali integrali, crema di riso integrale e porridge ai fiocchi d'avena
    Tutti i cibi integrali aiutano - dice Berrino - perchè le fibre che contengono danno un senso di sazietà, e favoriscono un assorbimento lento e graduale degli zuccheri, prevenendo cadute di glicemia. 

    Mentre scruto la scatola dei miei amati “Fitness chocolate” e scopro che ha dentro più sciroppo di glucosio e zucchero raffinato che cereali integrali, comincia a girarmi un tantino la testa (chi me l'ha fatto fare??!!), ma imperterrita continuo la mia ricerca, stavolta sulla rete cerco appigli. 

    Mi vengono in soccorso ancora le parole di Berrino:

    "Se a colazione piace il latte, un giorno si potrà mangiare latte di mucca, ma gli altri giorni si potrà provare latte di soia (per abituarsi al gusto è consigliabile mescolarlo con un succo di frutta, o di carota, o con il muesli o con i fiocchi di cereali), latte dimandorle, latte di riso o di avena"
    (Da Il cibo dell'uomo, Franco Berrino) 

    Almeno il mio latte è salvo, pare. 

    Basta non eccedere e magari provare il gusto di sperimentare.

    Al primo impatto Berrino, può apparire un pò un'ultrà della sana alimentazione, ma a me pare soprattutto un Rivoluzionario e, come ogni grande rivoluzionario, un Viaggiatore.
    Uno che prova a dire con passione che, in fondo, mangiare in modo sano è un pò come saper viaggiare:
    occorre conoscere le opzioni di viaggio e poter scegliere; 
    bisogna saper ascoltare il proprio corpo, coglierne le necessità, fermarsi quando occorre; 
    avere la pazienza di studiare le mappe; 
    avere curiosità per il passato e per i suoi tesori (per esempio, la dieta mediterranea di cui Berrino è un grande sostenitore), avere gusto per la sperimentazione e una curiosità ..non solo “modaiola” per il nuovo e le tradizioni altre. 

    A chi vuol saperne di più consiglio: 

    - Il cibo dell'Uomo di Franco Berrino. 

    - Questo post sul Blog Domodama : http://domodama.wordpress.com/2012/02/26/cibo-spazzatura-che-fare-i-suggerimenti-del-prof/   in cui oltre a dei video interessanti (di cui uno con un Intervista Barbarica a Berrino) troverete una bellissima nota-report su un incontro con Franco Berrino tenutosi nel 2009 a Palermo (che purtroppo io mi sono persa, sigh!). 

    Importante

    Naturalmente sono graditissimi altri vostri suggerimenti per una colazione sostenibile, lenta e “da viaggio”.
    Direzione? Di bene... in Meglio!




13 commenti:

  1. Anche per me è fondamentale la colazione, come primo momento con me stessa! ebbene si sapevo già tutto ciò che ci hai elencato, la mia mamma me lo dice da un pò di tempo: il latte è la colazione per l'infanzia e lo sviluppo, non a casa la natura offre poppate per i cuccioli fino ad un certo punto...
    ma che ci posso fare, è una goduria una buona tazza di latte caldo macchiato con un goccio di caffè, durante la settimana con cereali e nel weekend con dei buonissimi (grassisimi) biscotti del panificio di Ballarò!!! e come le mie colleghe d'ufficio sanno pur di concedermi questo momento con calma e serenità meditativa la mattina in cui sono di turno alle 8 rinuncio di fare colazione a casa, per scaldarmi e giacere nella prima ora di lavora davanti ad un ottimo latte macchiato made bar Tiz!!!!
    e così domani inizierà il mio ultimo lunedì da nubile con il mio bicchiere di latte caldo in ufficio in turno alle 8 puntuale per iniziare questo viaggio di questa settimana importante di ultimi preparativi e emozioni cariche di aspettative e fantasie per il grande giorno!!!!
    bacilia

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    1. Mentre preparo il mio caffellatte (emm, le sperimentazioni magari le inizierò un altro giorno..)leggo il tuo post e mi emoziono, Sposilia. A tra un pò!

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  2. Ciao Mary, intanto complimenti per l'articolo e il blog in generale: hai dato spunti davvero interessanti.
    In quanto esperta di nutrizione (se così mi posso definire) parto dal concetto base che la colazione è un momento NECESSARIO, sia a livello nutrizionale che psichico ( e qui tu mi puoi fare da maestra). Iniziare la giornata con la giusta energia è fondamentale per affrontare nel migliore dei modi tutta la giornata. Riguardo al concetto di "lenta", ti assicuro che dedicare tutto il tempo che occorre alla colazione , e a tutti gli altri pasti della giornata, permette un'assimilazione migliore dei nutrienti, una migliore digestione e un rilassamento della mente. Sono quei pochi momenti che dovremmo goderci appieno, lontani dalla freneticità quotidiana e inoltre , quando possibile, dovrebbero essere un momento di aggregazione con i propri familiari, per confrontarsi e stare vicni, visto che poi ognuno è preso dai propri impegni.
    Rigurado agli alimenti da preferire a colazione non c'è una regola specifica ( ovviamente escludendo le patologie e parlando di soggetti in condizioni fisiologiche). Sicuramente è opportuno VARIARLA ogni giorno; ad esempio scegliere un giorno una bella spremuta d'arancia fatta in casa,un giorno il latte, un altro ancora un sano yogurt,e alternare ad esempio con il latte di soia, che ha molte buone proprietà ( ipocolesterolemizzante, o ancora è un buon aiuto per la prevenzione dell'osteoporosi in menopausa). Questo non vuol dire che chi ha da sempre l'abitudine di consumare latte vaccino debba essere demonizzato; infatti, sebbene sia meglio variare, non è cmq scorretta una colazione che preveda sempre latte, purchè si mettano in atto altri accorgimenti, ovvero non aggiungere zucchero nel latte ( ha già al suo interno il lattosio, composto da glucosio e galattosio); preferire latte parzialmente scremato, accompagnarlo con delle fette biscottate integrali, oppure dei biscotti ai cereali integrali, magari senza aggiunta di zuccheri e grassi e un bel frutto ( anch'esso già contenente il fruttosio= zucchero). In questo modo ci siamo assicurati liquidi,un quantitativo di zuccheri semplici basso ( l'indice glicemico non ne risentirà particolarmente) e uno maggiore di zuccheri complessi che ci daranno l'energia per tutta la mattinata e ci daranno anche fibre. Quindi una tazza di caffellatte senza zucchero con dei buoni biscotti ai cereali integrali e un frutto è un'ottima colazione. Il tutto ovviamente preceduto da un bel bicchiere di acqua naturale appena svegli, per depurare il nostro corpo da tutte le tossine accumulatesi durante la notte. Spero la mia opinione sia stata utile. A presto,

    Giusy.

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    1. Altro che utile! Utilissima! Ti ringrazio davvero tantissimo per questo commento così interessante e curato! Quando ho iniziato ad immaginare il mafraj, ho pensato e voluto uno spazio di scambio, confronto e circolazione libera e "filante" di idee.
      So che di norma non si dovrebbe scrivere di ciò che non si conosce bene, ma in fondo ho scritto di una ricerca.. e di domande che volevano sollecitare altre ricerche e soprattutto confronto su un tema sottovalutato e, invece, importantissimo.
      Il tuo commento quindi dà valore a questo post, sia perchè aggiunge informazioni importanti (oltre che un punto di vista competente) che perchè rende questo spazio interattivo e quindi "creativo"... in un certo senso. ^_^

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    2. Vorrei che molte più persone, per esempio, sapessero che la soja dà un contributo importante nel contrasto all'osteoporosi in menopausa femminile.
      L'idea della variazione giorno per giorno è molto interessante.. non solo dal punto di vista nutrizionale, ma anche "psicologicamente", secondo me. La possibilità di variare e dedicare tempo a scegliere e creare ogni giorno una colazione diversa anche se sufficientemente veloce da non farci arrivare tardi a lavoro, mi sembra un modo per curarsi di sè e della colazione come tempo in cui darsi priorità.

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  3. Io se la mattina non mangio latte e caffè con i cereali mi sento vuota, digiuna... quando ad esempio sto male e sono costretta a bere il te con le fette biscottate... non è colazione, è semplicemente acqua... non è inizio di giornata!

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    1. Cara Pina Anonima...
      come ti capisco! Anch'io faccio davvero fatica nei giorni in cui provo a rinunciare a caffè + latte + Cereacol (i miei biscotti ai cereali e cioccolato anti-colesterolo in teoria ..e pieni di zucchero anche loro, in pratica).
      Anche se il caffè che ci metto è pochissimo, quando rinuncio al pacchetto completo, mi sembra di non riuscire mai a svegliarmi del tutto. Effetto placebo? Non so.. sarà che mia madre già dai tempi del Non-Voglio Asilo, nel mio latte ci metteva un goccio di caffè...
      Chissà.. magari ho una piccola dipendenza da caffeina. In generale mi sento un pò dipendente dal "pacchetto colazione calda e familiare" perchè per me è quella la colazione familiare. Ci frega l'abitudine, insomma. Credo sia importante non pretendere troppo da se stessi e introdurre nuove abitudini alimentari a poco a poco. Variando, più che demonizzando. Rendendo familiari nuovi alimenti e nuove loro combinazioni, più che tagliando i legami con i cibi già familiari.
      In fondo si tratta di un'operazione culturale a tutti gli effetti: aprirsi al nuovo, all'esplorazione di nuovi orizzonti anche alimentari, ascoltare il corpo, permettergli di fare nuove "esperienze nutrienti"..
      Se non lo facciamo noi per primi, non potremo insegnarlo ai nostri figli. E magari anche loro diventeranno, come me, un pò troppo dipendenti da certi cibi.. e un pò poveri di "sperimentazioni".
      Non è gravissimo, certo. Però forse è un'occasione mancata per insegnare a "viaggiare" e a prendersi cura di sè, dopotutto.

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  4. C'è molta verità nel detto che l'uomo diventa ciò che mangia. Più grossolano è il cibo, più
    grossolano sarà il corpo.

    Mohandas Gandhi, Harijan, 1933/1948


    CriSalvo

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  5. Fate quello che vi dico ma non ciò che faccio...io la colazione non riesco a farla: dorme tutto incluso il mio stomaco (che poi si risveglia due ore dopo pretendendo sacrifici umani) per cui giù il caffè e basta. Per parlare di dietetica premetto, invece, che le scuole di "pensiero" al riguardo sono diverse ed anche discordanti...latte vaccino si-latte vaccino no..diciamo che metabolicamente gli zuccheri sono bruciati più rapidamente nella prima metà della giornata dunque al mattino è preferibile consumare carboidrati, zuccheri ed alcuni grassi per cui la famosa fetta di pane con burro e marmellata dovrebbe essere il must...in quantità ragionevoli;il basso consumo di latte vaccino porterebbe, invece, al mancato sviluppo degli enzimi che degradano il lattosio. Il succo di frutta (fresca) non dovrebbe mancare mai e al latte di soja che personalmente trovo orripilante sebbene vegetariana può essere alternato il latte di riso: questo per gli onnivori. I semi oleosi vanno bene in qualunque momento della giornata perchè apportano molti minerali e metalli necessari al nostro organismo (oltre ad essere buoni). Ebbene si: la colazione è un rito che va preparato prima, con calma, e assaporato così come gli altri pasti. Non sapevo che il consumo di latte vaccino danneggiasse l'assorbimento del ferro che, invece, viene chelato dalle uova cotte. Faccio presente che tutto ciò che mangiamo ha, purtroppo, risvolti negativi: ad esempio la soja tanto importante per i vegetariani è nociva perchè sono stati condotti studi su alcune forme tumorali femmili ed è stato identificato come concausa insieme ad altri fattori oltre ad essere praticamente tutta OGM (e ricordo la legislazione italiana sugli OGM che non impone la dichiarazione di presenza di elementi OGM in un prodotto se non superano l'11% e la soja commercializzata da noi proviene tutta dalla Monsanto) Mangiare tutto con moderazione, con intelligenza e con amore sia verso se stessi sia verso ciò che si mangia ricordandoci sempre cos'era prima di arrivare sulla nostra tavola...e poi mangiare è anche uno SCIALO....anche se proprio salutare non è, ogni tanto, perchè privarsi di alcune schifezzuole come nutella o simili? Anche la cioccolata, quella VERA ha proprietà nutrizionali importanti (vabbeh, la scusa dei golosi) Tanto nessuno è eterno....o no?

    Barbara Simoncini

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    1. Grazie mille anche a te per questo ricco commento!
      Certo che questa storia della soia importata è inquietante! Ma non c’è un modo per bypassare questa soia modificata o intrisa di pesticidi? Non so… un marchio biologico che dia una qualche garanzia?
      Tanto più che oltre a far bene (teoricamente), a me piace! ..tranne il latte di soia, che anche io trovo orripilante ^_^ anche perché essendo la soia una leguminosa, non riesco a togliermi dalla testa che sto bevendo qualcosa di molto simile a “latte di lenticchia”.
      Va da sé che, in questi termini, il confronto con la mucca, non può reggere minimamente.
      Proverò anche il latte di riso, mai bevuto fin’ora. Spero che abbia un po’ più di consistenza e gusto rispetto a quello di soia.
      A proposito di insofferenza per il cibo al mattino o, all’opposto, di impossibilità di fare alcunché (compreso dire Buongiorno a qualcuno se) prima di avere mandato giù qualcosa, come nel mio caso.. mi viene in mente che entrambe le cose potrebbero avere a che fare con il famigerato cortisolo, l’ormone dello stress… che al risveglio raggiunge il livello massimo.
      Mi ricordo che quando all’università ho scoperto la storia del picco di cortisolo al mattino, mi sono finalmente data una spiegazione sul/del perché la mattina spesso mi sentissi una specie di drago sputa fuoco intorpidito. C’entrava anche il reflusso gastroesofageo mi sa, ma non solo.

      Pare che il bisogno di consumare carboidrati e in particolare zuccheri semplici sia funzionale proprio ad abbassare i livelli di cortisolo, ma magari è possibile che proprio perchè il livello è troppo elevato si verifichi la condizione opposta, cioè il rifiuto del cibo.. chissà.

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  6. Quello che torna comunque è la Varietà come Valore.
    Valore Nutrizionale, direi! ^_^
    Il passo verso lo slogan è fin troppo breve:
    Dai valore alla nutrizione: scegli la varietà per la tua colazione! ;-)

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  7. PUBBLICITÀ INGANNEVOLE SULLA NUTELLA, CONDANNATA LA FERRERO
    La filiale Usa dell'azienda costretta a pagare un risarcimento di oltre tre milioni di euro

    La filiale Usa della Ferrero paghera' un risarcimento da oltre tre milioni di dollari per la pubblicita' ingannevole della Nutella. L'azienda ha infatti raggiunto un accordo dopo che alcuni consumatori in California e nel resto degli Stati Uniti hanno intentato due class action, sostenendo che gli ingredienti della Nutella non sono affatto salutari come invece sosteneva la campagna pubblicitaria. Secondo l'accordo, la Ferrero paghera' quattro dollari per ogni barattolo acquistato tra il 2009 e il 2012 (ma si potranno 'denunciare' fino a cinque barattoli e la domanda di risarcimento andra' presentata entro il prossimo 5 luglio). In particolare il risarcimento e' previsto per i consumatori della California che hanno acquistato la famosa crema da spalmare a base di nocciole e cacao dall'agosto del 2009 al gennaio del 2012, mentre per il resto degli Stati Uniti valgono gli acquisti fatti dal gennaio del 2008 al febbraio del 2012. Secondo le associazioni dei consumatori la Ferrero nel promuovere la Nutella avrebbe tralasciato di spiegare che una spalmata del prodotto su un toast contiene ben 200 calorie, con 11 grammi di grassi (di cui 3,5 saturi) e 21 grammi di zucchero.

    Fonte: Ansa

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    e se ogni tanto provassimo a fare la fatica di informarci da soli?
    Ritengo ci faremmo un gran bene.

    CriSalvo

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    Risposte
    1. E pensare che qui in Italia la pubblicità della nutella a colazione la fa Tata Lucia..

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