lunedì 16 luglio 2012

La Rosalia "viva" e il festino dal tetto


Quest’anno ho visto il festino scorrere come un fiume di luci da una terrazza su Corso Vittorio   Emanuele - “il letto” - su cui puntualmente il carro della Santuzza viene accompagnato fino al Mare.

La Rosalia di quest’anno era una donna di movimento. 
 Rizzuti, lo scultore che l’ha re-inventata per la Palermo di quest’anno, le ha dato muscoli e linee morbide. 
Si aveva l’impressione che incedesse elegante, integra, essenziale, fiera e, nello stesso tempo, fragile: esposta e disposta a tutte le contaminazioni vitali.

Una Rosalia che ho sentito impastata con la terra e l’acqua, modellata da vento e fuoco incontro all’aria rovente carica di salsedine.

Una donna prima di tutto.
Una donna che con la sua creta mi fa sentire la mia carne.

La sua bellezza mi è parsa flessuosa e “rugosa”, disposta a indossare le linee curve del tempo.
La bellezza di una donna vera con le mani e i piedi sporchi di terra. 
Una donna che può permettersi di percorrere e ripercorre quelle linee, ogni volta che c’è bisogno di sentire la vita.


Qualche giornalista di poca fantasia ha definito la Rosalia di quest’anno "sexy" (tanto per cambiare!). 
Bisogna capire: sono tempi di carestia questi per chi deve cercare e scegliere le parole. 
Ci si affida alla ripetizione di termini "da copertina" come alle scatolette di cibo precotto in tempo di guerra.

Salvatori Rizzuti ha commentato così:
"...Un tempo erano le immagini che sintetizzavano i concetti e facevano presa sulla percezione collettiva; oggi (probabilmente perché non si è più abituati alle buone immagini), fanno presa i titoli da scoop, che distorcono la verità delle cose. Io, che lavoro e mi esprimo con le immagini, voglio continuare a sostenere il loro primato rispetto a ogni altra forma di comunicazione (...) invito tutti i cittadini a venire a constatare dal vivo la "sensualità" dell'opera, che è ben altro concetto rispetto a "sexy". La sensualità appartiene alla bellezza, alla natura, al corpo, alle forme pure, all'arte".

Porta Felice -  il traguardo di Rosalia sulla soglia del mare - era sovrastata da una luminaria circolare che per tutta la sera ha attirato la mia attenzione come una calamita. 

Foto Campolo/Palermo Today

La si potrebbe immaginare come un'aureola per Rosalia, ma tutte le volte che la riguardo - anche adesso, su questa foto - si sovrappone alla possibile aureola un altro simbolo, forse ancora più potente: la Vagina.  
Un'immagine forte che, come ogni simbolo che si rispetti, non oppone - sacro e profano, terra e cielo, sante e puttane, madri e donne – al contrario, mette insieme, chiude il cerchio.. e permette, finalmente, un passaggio che ri-genera.

Viva la "Rosalia viva" allora e.. Viva la Palermo che vuole rinascere.



6 commenti:

  1. Ciao,

    non so se ti ricordi, sonol'amica di ilia e marco.Sono capitata qui per caso,passando dalla pagina di fb di ilia e mi sono permessa di leggere un pò. Sei davvero brava,mi piace il tuo stile di scrittura, piacevole e scorrevole. Ti faccio i miei complimenti e con il tuo permesso continuerò a leggerti. Baci Claudia

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  2. Ciao Claudia! Certo che mi ricordo e certo che mi fa piacere averti nel Mafraj!
    Benvenuta!

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  3. Bell'articolo, grazie!
    Cito il mio maestro tantrico Shri Param Eswaran.
    "La Yoni, letteralmente Vagina, è il corridoio sacro al grembo materno. Non solo l'organo sessuale riproduttivo ma un icona di culto in forma umana.....
    .....La Yoni è la nave ricettiva che detiene le energie divine dell'Universo."
    Tiziana Amrita Ma

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    1. Grazie Tiziana! Felice di averti nel Mafraj, benvenuta!

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    2. Grazie Luisa!!
      Non sono stata al festino quest'anno,come già sai,ma ho visto molte foto e letto tanti articoli..Nessuno citava la presenza di quel cerchio luminoso su Porta Felice. Mi piace moltissimo la tua interpretazione di quest cerchio, della vagina di luce e penso sia molto appropriata..Non a caso alle spalle di quel Mistero luminoso, dietro Porta Felice vi è il mare, bellissimo e numinoso exemplum di grembo materno uterino, che dà alla Luce.. Palermo!!
      Speriamo davvero che succeda.. bisogna avere fede che accada.

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    3. Cara Viviana, non potevi mancare tu in questa pagina del Mafraj, direi che se ho avuto occhi per leggere in una luminaria una 'vagina di luce' e rinnovamento possibile è stato grazie ad un grembo di esperienze condivise di cui anche tu sei parte integrante.

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